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San Giuseppe

Immagine del redattore: RedazioneRedazione

Aggiornamento: 18 mar

San Giuseppe: Il Custode della Famiglia e Modello di Vita


San Giuseppe è una delle figure più affascinanti e misteriose della Bibbia. Uomo giusto, umile e silenzioso, è il custode della Sacra Famiglia e un esempio straordinario di fede, dedizione e lavoro. In un mondo che spesso celebra l'apparenza e il successo personale, la vita di Giuseppe ci ricorda il valore della discrezione, della responsabilità e della fiducia in Dio.



Giuseppe, il Giusto: Obbedienza e Fiducia in Dio



Nei Vangeli, Giuseppe viene descritto come un “uomo giusto” (Matteo 1,19). Quando scopre che Maria è incinta, potrebbe ripudiarla, ma sceglie una strada diversa: accetta la volontà di Dio e accoglie quel mistero con umiltà.

«Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.» (Matteo 1,19)

Ma ecco che Dio gli parla in sogno e gli chiede di non temere:

«Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti, il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo.» (Matteo 1,20)

Giuseppe si sveglia e, senza esitazioni, obbedisce:

«Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.» (Matteo 1,24)

Questo episodio è una lezione incredibile di fiducia: Giuseppe non chiede spiegazioni, non discute, ma accoglie con fede il piano di Dio, anche quando non lo capisce fino in fondo.



Un Padre e un Lavoratore Instancabile



Giuseppe è anche il patrono dei lavoratori, perché ha mantenuto la sua famiglia con il mestiere di falegname. Il suo esempio ci ricorda che il lavoro, anche il più semplice, ha una dignità profonda se svolto con amore.

Nei Vangeli, Gesù stesso viene chiamato “il figlio del falegname”:

«Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria?» (Matteo 13,55)

Questo ci fa capire che Giuseppe non solo ha provveduto alla famiglia, ma ha anche insegnato a Gesù il valore del lavoro e dell’impegno quotidiano.



Il Custode della Sacra Famiglia


La vita di Giuseppe non è stata priva di difficoltà. Subito dopo la nascita di Gesù, è costretto a fuggire in Egitto per proteggere il bambino dalla furia di Erode:

«Un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Àlzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo.”» (Matteo 2,13)

E lui, ancora una volta, obbedisce senza esitazione:

«Giuseppe si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto.» (Matteo 2,14)

Giuseppe non parla mai nei Vangeli, ma le sue azioni dicono tutto: è un uomo che si fida di Dio e protegge la sua famiglia con coraggio e amore.



San Giuseppe, Un Esempio Attuale


Nel mondo di oggi, dove tutto è frenetico e spesso superficiale, il silenzio e la fermezza di Giuseppe ci invitano a riflettere. La sua vita è un richiamo a essere più presenti nelle nostre famiglie, più responsabili nel lavoro e più fiduciosi nei piani di Dio, anche quando non li comprendiamo subito.

San Giuseppe ci insegna che non servono parole altisonanti per essere grandi: basta amare, servire e fidarsi.


Preghiera a San Giuseppe


Concludiamo con una preghiera speciale dedicata a San Giuseppe, chiedendo la sua intercessione per le nostre famiglie, per il nostro lavoro e per ogni nostra necessità:


A te, o beato Giuseppe, stretti dalla tribolazione ricorriamo e fiduciosi invochiamo il tuo patrocinio, insieme con quello della tua santissima Sposa.
Per quel sacro vincolo di carità, che ti strinse all’Immacolata Vergine Madre di Dio, e per l’amore paterno che portasti al fanciullo Gesù, riguarda, te ne preghiamo, con occhio benigno, la cara eredità che Gesù Cristo acquistò col suo sangue, e col tuo potere ed aiuto soccorri ai nostri bisogni.
Proteggi, o provvido Custode della divina Famiglia, l’eletta prole di Gesù Cristo; allontana da noi, o Padre amantissimo, la peste di errori e di vizi che ammorba il mondo.
Assistici propizio dal cielo in questa lotta contro il potere delle tenebre, o nostro fortissimo protettore; e come un tempo salvasti dalla morte la minacciata vita del bambino Gesù, così ora difendi la santa Chiesa di Dio dalle ostili insidie e da ogni avversità; e stendi ognora sopra ciascuno di noi il tuo patrocinio, affinché a tuo esempio e mediante il tuo soccorso possiamo virtuosamente vivere, piamente morire, e conseguire l’eterna beatitudine in cielo.
Amen

A te o beato Giuseppe è un preghiera scritta da Leone XIII in calce alla lettera enciclica "Quamquam pluries" del 15 agosto 1889. Leone XIII, eletto papa il 20 febbraio 1878, ha messo sotto la potentissima protezione di san Giuseppe, celeste patrono della Chiesa, il suo pontifcato (allocuzione ai cardinali del 28 marzo 1878).


Indulgenza di 7 anni e 7 quarantene ogni volta che si recita la detta orazione.


Imprimatur:

Genova, 29 luglio 1909 - C. De Amicis Vie. G.



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